Il Modello EFQM 2025: la nuova bussola per sostenibilità e innovazione organizzativa
Introduzione
Da oltre trent’anni il modello EFQM rappresenta uno dei riferimenti più solidi e diffusi per valutare la maturità delle organizzazioni e guidarne il miglioramento continuo. Creato nel 1989 dalla European Foundation for Quality Management, il modello è nato per rafforzare la competitività del sistema industriale europeo, fornendo un linguaggio comune con cui imprese e istituzioni potevano misurarsi. Nel tempo si è evoluto profondamente, adattandosi ai cambiamenti economici, sociali e tecnologici che hanno ridefinito il concetto stesso di eccellenza, fino ad arrivare alla sua più recente evoluzione, il modello EFQM 2025, che interpreta le sfide contemporanee con criteri aggiornati e una prospettiva di lungo periodo.
L’ultima revisione non è un semplice aggiornamento tecnico ma un salto culturale. Oggi parlare di eccellenza significa integrare sostenibilità, innovazione digitale, resilienza e impatto sociale in un unico quadro coerente. Non basta più essere efficienti o ridurre i difetti: le organizzazioni eccellenti devono dimostrare di creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder, allineando visione strategica, operatività quotidiana e risultati di lungo termine..
Dalla versione 2020 alla revisione 2025 del modello EFQM
Il modello EFQM del 2020 aveva già segnato una discontinuità, superando la storica impostazione a nove criteri e introducendo tre blocchi principali: Direzione, Attuazione e Risultati . Il 2025 conferma questa struttura, ma la arricchisce con nuovi accenti, che riflettono le sfide più urgenti per le organizzazioni di oggi.
Le principali novità possono essere sintetizzate in tre aree:
- Integrazione totale del concetto di valore sostenibile, che non è più un tema parallelo ma il cuore stesso della performance organizzativa .
- Leadership digitale e tecnologica, con l’uso di intelligenza artificiale, dati e trasformazione digitale come competenze chiave di eccellenza .
- Semplificazione del RADAR, lo strumento di autovalutazione, che passa da tre a due matrici, rendendo la logica di valutazione più chiara e pratica.
Queste innovazioni non sostituiscono i fondamenti dell’EFQM, ma li estendono, garantendo continuità con la tradizione e al tempo stesso apertura alle nuove frontiere della gestione.
I blocchi e i criteri del modello EFQM 2025
Direzione
Il primo blocco sottolinea come l’eccellenza inizi da uno scopo chiaro e da una visione condivisa. Non è sufficiente fissare obiettivi economici: le organizzazioni devono dichiarare come intendono generare valore per clienti, collaboratori, società e azionisti. La leadership deve essere in grado di tradurre il purpose in strategie coerenti, capaci di coniugare performance di breve periodo e obiettivi di lungo termine.
Attuazione
Il secondo blocco riguarda il “come” e mette al centro la capacità di creare valore sostenibile e di guidare la trasformazione. Le organizzazioni eccellenti non si limitano a reagire, ma anticipano i cambiamenti, integrano la sostenibilità nei processi, innovano prodotti e servizi e adottano le tecnologie digitali come leve di resilienza. In questa dimensione l’uso dell’AI, dei big data e dell’automazione diventa un fattore distintivo, non opzionale .
Risultati
Il terzo blocco raccoglie le evidenze concrete. L’EFQM 2025 chiede di misurare non solo le performance economico-finanziarie, ma anche il grado di soddisfazione degli stakeholder, la capacità di trasformarsi e l’impatto sociale e ambientale. La performance organizzativa viene così letta in modo integrato, superando la logica del profitto per abbracciare quella del valore condiviso .
La logica RADAR nel modello EFQM 2025
Il RADAR accompagna da sempre il modello EFQM e ne rappresenta la spina dorsale operativa. Con la revisione 2025 viene reso più agile: le matrici diventano due, una per Direzione/Attuazione e una per Risultati . Questo semplifica l’autovalutazione e la rende più leggibile, senza ridurne la profondità.
L’essenza del RADAR resta immutata: un’organizzazione deve dimostrare di avere approcci coerenti con la strategia, di applicarli in modo esteso e sistematico, di monitorarne i risultati e di migliorarli continuamente. Il ciclo di apprendimento è ciò che distingue un’azienda eccellente da una semplicemente performante.
Sostenibilità e responsabilità sociale
Uno degli elementi più dirompenti dell’EFQM 2025 è l’integrazione completa della sostenibilità. Non si parla di iniziative spot o di reportistica accessoria, ma di un paradigma che attraversa Direzione, Attuazione e Risultati. Le organizzazioni devono dimostrare come contribuiscono agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite , come integrano le metriche ESG nei propri sistemi di misurazione e come costruiscono valore sociale oltre a quello economico.
Questo significa che eccellenza non è più sinonimo di efficienza produttiva, ma di capacità di prosperare nel tempo lasciando un impatto positivo su comunità e ambiente.
Innovazione digitale e intelligenza artificiale
Il modello 2025 riconosce che nessuna organizzazione può dirsi eccellente se ignora il potenziale delle tecnologie emergenti. L’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e l’automazione dei processi sono leve fondamentali per migliorare decisioni, personalizzare esperienze, gestire supply chain globali e rafforzare la resilienza .
L’innovazione tecnologica, però, non viene presentata come un fine in sé. È uno strumento per generare valore sostenibile, da usare con responsabilità e visione. L’EFQM 2025 invita a superare la contrapposizione tra “tradizione” e “digitale”, ponendo la tecnologia al servizio di scopi più alti.
Benefici e criticità del modello EFQM 2025
L’adozione dell’EFQM 2025 offre diversi vantaggi, che vanno oltre la semplice certificazione o il riconoscimento esterno. Le organizzazioni che lo applicano possono contare su:
- Autovalutazione strutturata, che aiuta a capire con chiarezza il proprio livello di maturità e le aree di miglioramento .
- Benchmarking internazionale, grazie a criteri comuni adottati da migliaia di organizzazioni in tutto il mondo .
- Coinvolgimento delle persone, che trovano nel modello un linguaggio comune e una cornice condivisa.
- Reputazione rafforzata, soprattutto per chi partecipa al Premio EFQM, ma più in generale come indice di credibilità verso stakeholder e mercato.
- Allineamento strategico, che consente di integrare qualità, sostenibilità, digitale e trasformazione culturale in un quadro coerente.
Criticità e rischi
Il modello non è privo di difficoltà. Molte piccole e medie imprese lo percepiscono come complesso e faticoso da applicare . Inoltre, se interpretato superficialmente, rischia di diventare un esercizio burocratico, utile solo a ottenere un marchio da esibire senza reale cambiamento.
Le criticità principali possono essere sintetizzate in tre punti:
- Impegno significativo richiesto, sia in termini di tempo sia di risorse.
- Rischio di formalismo, con l’adozione ridotta a un insieme di checklist.
- Dipendenza dalla leadership, perché senza una guida autentica il modello non innesca la trasformazione culturale necessaria.
EFQM e altri framework
Il modello EFQM dialoga con altri approcci internazionali. Condivide con il Baldrige Framework l’attenzione alla leadership e alla gestione sistemica , con l’ISO 9004 l’idea di successo sostenibile di lungo periodo , e con l’Organizational Excellence Framework di Dawn Ringrose la capacità di rendere accessibili concetti complessi anche a realtà più piccole . La forza dell’EFQM resta tuttavia la sua identità europea, con una sensibilità particolare per sostenibilità e trasformazione digitale.
Conclusione
Il modello EFQM 2025 rappresenta una tappa cruciale nell’evoluzione del concetto di eccellenza organizzativa. Porta al centro la sostenibilità, valorizza la resilienza, integra l’innovazione digitale e ridefinisce il concetto stesso di performance. Non è un semplice strumento di autovalutazione, ma una vera bussola strategica, che aiuta le organizzazioni a orientarsi in un contesto complesso e incerto.
Le imprese e le istituzioni pubbliche che scelgono di adottarlo non intraprendono solo un percorso di miglioramento, ma abbracciano una visione di lungo periodo che unisce risultati economici, impatto sociale e responsabilità ambientale. In questo senso l’EFQM 2025 non è la fine di un percorso, ma l’inizio di una nuova stagione dell’eccellenza, in cui prosperità e sostenibilità si rafforzano a vicenda.
Fonti di approfondimento
- EFQM (2025), The EFQM Model 2025 – Italian Edition.
- OECD (2023), Measuring Business Resilience and Sustainability.
- Ringrose, D. (2018), Organizational Excellence Framework: Global OPEX Index.
- European Commission (2022), Supporting Business Excellence in the Digital Age.
- Journal of Cleaner Production (2021), articoli su EFQM e sostenibilità nelle PMI.